La Chiesa reggina e San Paolo

News del 15/05/2009 Torna all'elenco delle news

Il 21 Maggio ricorre la memoria liturgica della venuta di San Paolo a Reggio.


Tra San Paolo e la Chiesa reggina si è stabilito un legame preferenziale.
Essa vanta infatti la sua origine dalla predicazione dell’Apostolo, il quale, durante il viaggio da Cesarea a Roma, nella primavera dell’anno 61 d.C., provenendo da Siracusa approdò a Reggio, e vi si fermò un giorno, come attestano gli Atti degli Apostoli (28,13), passo che è riportato in una iscrizione sulla fascia superiore del protiro della Cattedrale:

ΠΕΡΙΕΛΘΟΝΤΕΣ ΚΑΤΗΝΤΗΣΑΜΕΝ ΕΙΣ ΡΗΓΙΟΝ
(Costeggiando giungemmo a Reggio).

A San Paolo si deve il primo annuncio del Vangelo e l’impianto sul suolo calabro della prima comunità cristiana, con a capo S. Stefano da Nicea, che l’Apostolo, nel ripartire alla volta di Pozzuoli, lasciò come primo Vescovo.


San Paolo, pertanto, è considerato fondatore della Chiesa reggina e  padre nella fede dei cristiani di Calabria, e da Giovanni Paolo II è stato proclamato, nel 1980,  Patrono principale dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria.


 

Il prodigio della colonna

Secondo un’antichissima tradizione, l’approdo di Paolo a Reggio sulla spiaggia antistante il Lungomare, all’altezza del molo di Porto Salvo detto “Cippo“, avvenne un giorno in cui vi si svolgeva la festa in onore di Diana Fascelide.
Si racconta che San Paolo ottenne di parlare alla pagana e distratta folla festante, lì radunata, fino a che fosse durata la fiamma di un moccolo di candela posto su una colonna, ma, prodigio meraviglioso, consumatasi la candela, iniziò ad ardere la colonna di pietra e con la sua luce consentì che la predicazione di San Paolo si protraesse fino al mattino.
La fiamma che ardeva nelle parole dell’Apostolo infiammò anche il cuore della gente bruzia, che si convertì al Cristianesimo.

I resti della colonna si conservano nella Cappella laterale destra del Presbiterio.

Sulla parete destra della stessa Cappella una Lapide riporta un’iscrizione in latino, inneggiante alla Colonna del prodigioso evento della conversione alla fede dei Reggini.

[AVE COLUMNA NOBILIS / ELECTRO ET AURO DITIOR/ ILLAQUE MOSIS IGNEA / COLUMNA FORTUNATIOR / QUOD ORE PAULUS PRAEDICAT / TE FULGURANTE COMPROBAT / TE CONFLAGRANTE RHEGIUM / CHRISTI FIDEM COMPLECTITUR / ERGO COLUMNA RHEGIA / HEBREOS UT ISRAELITICA / IN TERRAE OPIMA TRANSTULIT / TU NOS IN ASTRA DUCITO]

(Salve. o nobile colonna, più splendente dell’ambra e dell’oro e più provvida di quella colonna ignea di  Mosè. Ciò che Paolo con le sue parole proclama, conferma con il tuo fulgore. Con le tue fiamme Reggio abbraccia la fede di Cristo. Perciò come quella israelita guidò gli Ebrei nella terra promessa, tu, colonna regale, conduci noi in cielo)

La raffigurazione del prodigio si ritrova in Cattedrale in tante opere:

* Rilievo frontale sul Pergamo
* Lunetta in bronzo dorato sull’altare della Cappella di San Paolo
* Bassorilievo bronzeo in una formella della Cattedra Vescovile
* Nel Portale destro d'ingresso Apostolato di Paolo