Santo del giorno 17 aprile: San Roberto di Molesne

News del 17/04/2024 Torna all'elenco delle news

San Roberto di Molesme abate, che, alla ricerca di una vita monastica più semplice e austera, riformò la regola benedettina fondando l'abbazia di Molesne e poi divenendo con Santo Stefano Harding e Sant’Alberico fondatori dell'Abbazia di Citeaux o Cistercium vicino a Digione da cui nacque il nuovo ordine dei monaci cistercensi, i monaci bianchi detti anche i monaci riformati, che fu poi consolidato da San Bernardo di Chiaravalle.

 

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Martirologio Romano: Nel monastero di Molesme in Francia, san Roberto, abate, che, alla ricerca di una vita monastica più semplice e austera, già instancabile fondatore e rettore di cenobi, nonché guida di eremiti e insigne riformatore della disciplina regolare, fondò un monastero cistercense, del quale fu primo abate e, ritornato poi a Molesme in qualità di abate, qui riposò in pace.

 

San Roberto di Molesme e Santo Stefano Harding, la cui fama fu oscurata dal celebre San Bernardo, furono in realtà proprio loro gli iniziatori presso Citeaux di uno dei più grandi e vivaci ordini religiosi della storia della Chiesa, i Cistercensi (Citeaux deriva infatti dal latino Cistercium).

San Roberto di Molesme fu come il chicco di frumento che deve morire per portare frutto e la sua “morte” avvenne per mano dei suoi stessi confratelli. Fondata Molesme infatti, si trovò circondato da numerosi fratelli, i quali non nutrivano più la sua stessa aspirazione alla rinuncia alle ricchezze e al prestigio. Tentò allora di dar vita a una nuova fondazione: lo fece a Citeaux con la collaborazione dell’inglese Santo Stefano Harding, ma i confratelli invidiosi lo fecero ritornare a Molesme, senza tuttavia consentirgli di realizzare le necessarie riforme. Forse fu proprio il suo sacrificio, analogo a quello di Abramo, che permise a Stefano Harding prima e poi soprattutto al grande San Bernardo di avviare e consolidare l’esperienza riformatrice di Citeaux, con la sua vita povera e austera, in una rigorosa fedeltà alla regola benedettina, di cui si riprendeva anche l’invito a mantenersi col lavoro delle proprie mani.

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