Santo del giorno 15 marzo: San Clemente Maria Hofbauer

News del 15/03/2024 Torna all'elenco delle news

San Clemente Maria Hofbauer sacerdote redentorista, il panettiere mancato e l’eremita fallito che aveva dedicato la sua vita agli orfani, ai giovani e agli studenti che Pio X proclamò patrono di Vienna  e dei fornai nel 1914.

GUARDA IL VIDEO-COMMENTO di fra Italo Santagostino su Padre Pio TV

 

Martirologio Romano: A Vienna in Austria, san Clemente Maria Hofbauer, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore, che mirabilmente si adoperò nel diffondere la fede in terre lontane e nel rinnovare la vita ecclesiastica e, insigne per ingegno e virtù, indusse molti illustri scienziati ed artisti ad avvicinarsi alla Chiesa.

 

A otto anni lavora già come apprendista fornaio nella cittadina di Znaim (o Zvojmo) in Moravia, nell’attuale Repubblica Ceca: la sua numerosa famiglia ha perduto infatti il padre ancora giovane. Poi lo troviamo servitore in una vicina abbazia, dove frequenta anche il ginnasio fino a 16 anni: studentelavoratore. Pare bene avviato agli studi, e invece decide di isolarsi nella vita eremitica. Trascorre due anni di solitudine, durante i quali l’ex studente Giovanni Evangelista (così è stato battezzato) prende il nome di Clemente Maria, e sembra avere dimenticato la scuola.

Ma dal 1780 al 1784 rieccolo sui libri a Vienna, la capitale imperiale. Con l’aiuto di una ricca famiglia, studia filosofia e teologia all’Università e approfondisce la catechesi alla scuola di Sant’Anna per insegnanti. Poi, ancora un cambiamento: durante un pellegrinaggio a Roma, nel 1784, entra nella congregazione dei Redentoristi, fondata da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, e diviene sacerdote dopo aver pronunciato i voti nel 1785. Trascorre qualche mese di studio a Frosinone, e infine riparte verso il Nordeuropa.

Qui l’ex fornaio di Moravia, l’ex studente di Vienna, si trasforma in fondatore. Risiede per 21 anni a Varsavia, istituendovi la prima casa dei Redentoristi. Altre poi ne fa sorgere in Polonia, Germania, Svizzera e Romania. Ma soprattutto “costruisce” sé stesso come animatore di una nuova e più calda religiosità nel Nord, con una predicazione di tipo apostolico che porta intorno a lui un vivace gruppo supernazionale di giovani. Con essi, padre Clemente sviluppa un vasto attivismo nei suoi due tipici campi d’azione: la cultura e le opere di solidarietà. Uno sviluppo (e un’influenza spirituale) che giungono a preoccupare persino Napoleone, diventato padrone di gran parte della Polonia, che nel 1808 ne espelle lui e tutti i suoi discepoli.

E lui torna nella Vienna della sua gioventù, come rettore di chiese, predicatore, e ancora animatore culturale e religioso. E’ un trasformatore di uomini nel mondo degli studi e tra gli alfieri del movimento romantico. La sua attività (con l’esempio della sua vita) è apprezzata anche da protestanti illustri; alcuni, anzi, si fanno cattolici per opera sua. E due di essi, i professori Zangerle e Ziegler, diventeranno vescovi.

La sua influenza si fa sentire anche in politica, per l’opposizione al “giuseppinismo” (dal nome dell’imperatore Giuseppe II) che, in nome dell’ “indipendenza da Roma”, tende a porre la Chiesa d’Austria sotto il controllo imperiale. La morte di padre Clemente Maria viene sentita come un lutto di famiglia a Vienna, che farà di lui (canonizzato da Pio X nel 1909) uno dei suoi santi protettori; e patrono anche dei fornai, in ricordo del suo mestiere da ragazzino (santiebeati.it).