Giornata del Creato a Reggio Calabria: il racconto

News del 19/09/2022 Torna all'elenco delle news

Don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana (Cei), è stato in questi giorni in riva allo Stretto come promotore della Giornata nazionale per la custodia del Creato.

 

L'intervista di Federico Minniti (LEGGI SU www.avveniredicalabria.it) a don Bruno Bignami a margine della Giornata del Creato a Reggio Calabria per comprenderne ragioni e sviluppi.

Perché la Chiesa italiana ha deciso di ritrovarsi a Reggio Calabria per discutere di custodia del Creato?

Da anni la Chiesa italiana celebra questa Giornata nazionale per la custodia del Creato come momento di riflessione sull’abitare il mondo oggi alla luce delle istanze ecologiche. L’obiettivo è aprirsi ai mondi culturali ed ecclesiali. In questo quadro di riferimento si inserisce la bella disponibilità dell’arcidiocesi di Reggio Calabria: mettersi insieme in cammino è molto utile per rilanciare l’attualità della Laudato si’ nel vissuto ecclesiale e civile del nostro Paese.

 

Oggi parlare di ambiente è un tema di strettissima attualità: quale sensibilità deve crescere nel mondo cattolico per affrontare le sfide ecologiche emergenti?

La grande sfida che stiamo vivendo è quella di attuare e meditare davvero la Laudato si’ che, con fare profetico, ci ha proposto il concetto di «ecologia integrale » oggi quanto mai attuale e urgente. Il tema dell’interconnes-sione e dell’interdipendenza è alla base delle crisi recenti che stiamo attraversando. Mi riferisco tanto alla bolla del 2008 quanto alla pandemia fino al conflitto russo-ucraino. Tutto questo è il segnale che le interconnessioni vanno prese sul serio a tal punto da consentirci di comprendere le trasformazioni che ci attendono nei prossimi anni.

 

Ambiente e futuro. Se si pensa alle interconnessioni, i giovani non possono restare esclusi dalla riflessione che si sta facendo.

E, in realtà, non lo sono. I giovani percepiscono il tema ambientale come un’urgenza quotidiana: c’è proprio uno scarto generazionale nel ragionamento. E i giovani ci chiedono a gran voce, però, che non basta soltanto discutere di questi temi, ma bisogna concretizzarli, renderli realtà vissuta. La verità è che nel nostro Paese dovremmo superare la logica che ogni nuova generazione “soppianta” quella precedente: serve davvero una relazione intergenerazionale per imprimere un vero cambiamento.

 

Infine, a proposito di prospettive, la settimana prossima si vota. Quali priorità ecologiche si auspica abbiamo il nuovo Governo?

La Laudato si’ ha un grande merito: ha sdoganato il dibattito politico sull’ecologia sganciandolo da uno steccato ideologico che lo vedeva confinato ad appannaggio di alcuni movimenti o partiti. Oggi, da destra a sinistra, si parla di ambiente. Basterà? Certo che no: bisogna abbandonare lo stile del greenwashing, cioè vestire di ecologico ciò che di ecologico non ha nulla. La grande sfida è la capacità di ripensare il sistema economico e sociale partendo dai principi dell’ecologia integrale.

 

Il racconto dei due giorni di riflessione e preghiera a Reggio Calabria

LEGGI SU www.avveniredicalabria.it

 

Il significato delle iniziative a Reggio Calabria

Don francesco Megale, vicario episcopale per il laicato, la famiglia e il lavoro dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, svela tutti i dettagli delle iniziative in cantiere per la Giornata del Creato a Reggio Calabria. Nell’organizzazione coinvolti gli Uffici di Curia diocesani in modo trasversale: «Esercizio concreto dello stile sinodale».

Dopo due anni di chiusura dalle attività pastorali in presenza, la nostra arcidiocesi, non senza difficoltà, prova a ripartire. L’opportunità della celebrazione della 17esima Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che quest’anno avremo la gioia di celebrare nella nostra arcidiocesi costituisce una preziosa occasione nel quadro del cammino sinodale. Infatti, l’Ufficio Nazionale di Pastorale sociale e del lavoro, nella persona del suo direttore don Bruno Bignami, ha indicato la città di Reggio Calabria come luogo in cui vivere l’importante evento nazionale che ha per titolo: «Prese il pane, rese grazie» (Luca 19,22) Il tutto nel frammento.

Papa Francesco chiarisce lo scopo dell’evento con queste parole: «È un momento speciale per tutti i cristiani per pregare e prendersi cura insieme della nostra casa comune. Originariamente ispirato dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, questo tempo è un’opportunità per coltivare la nostra “conversione ecologica”, una conversione incoraggiata da San Giovanni Paolo II come risposta alla “catastrofe ecologica” preannunciata da San Paolo VI già nel 1970. È un invito a metterci in ascolto, in continuità con l’esperienza del Sinodo, anche della creazione. Il Santo Padre dice: “Se impariamo ad ascoltarla, notiamo nella voce del creato una sorta di dissonanza. Da un lato, è un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro, è un grido amaro che si lamenta dei nostri maltrattamenti umani”».

Il gruppo di lavoro costituito dai rappresentanti dei diversi Uffici diocesani e realtà ecclesiali, ha cercato di preparare la diocesi e la città a tale importante celebrazione, tenendo conto del Cammino sinodale. L’esperienza del Sinodo ci ha già aiutati a ripensare al nostro modo di stare davanti ai fratelli, riscoprendo quella dimensione fondamentale che è alla base della relazione umana: l’ascolto. Come Comunità ci siamo messi così in cammino ascoltando la Parola e ascoltandoci tra noi. L’esperienza ha coinvolto le singole parrocchie, le singole associazioni e gruppi di laici e la società, con l’obiettivo di fare una esperienza di discernimento spirituale alla ricerca della volontà di Dio sulla Chiesa locale e sulla società reggina. Grazie anche alla capacità dell’arcivescovo Fortunato Morrone, e dell’Equipé diocesana, siamo riusciti a “metterci in movimento” con entusiasmo necessario per riprendere il cammino alla luce dell’icona biblica di Betania.

La stessa preparazione della Giornata è stata una esperienza vissuta in stile sinodale. L’importanza dell’argomento rilancia il mettersi insieme. Così, subito, insieme ai responsabili dei diversi Uffici di Curia interessati e degli organismi laicali, sotto la supervisione dei direttori degli Uffici Cei, incontrati in videoconferenza, abbiamo iniziato a condividere le idee, per arrivare a definire il programma dell’evento e a proporre iniziative da portare avanti dopo il 18 di settembre. L’arcivescovo fin da subito, ha dichiarato che sarebbe riduttivo un impegno così dispendioso se riferito alla sola celebrazione dell’evento; pertanto tutti hanno accolto l’invito a lavorare per una ricaduta a lungo termine.

La Giornata dovrà rilanciare la passione per l’Evangelizzazione, partendo anche dalle indicazioni date dalle due encicliche Laudato Sii e Fratelli Tutti, con la consapevolezza che avere a cuore il creato significa custodire e mettersi al servizio prima di tutto della persona.

Così nella Zona di Bova, in preparazione alla Giornata, si è celebrata la festa del Pane, con l’intento ecumenico ed eucaristico, in vista del prossimo Congresso, dato che il pane è un segno che collega l’Eucarestia alla custodia del Creato. Il nostro desiderio è quello, perciò, di far sì che la celebrazione di questo evento diventi uno stimolo tutti a riscoprire il valore della Casa Comune, affidata alla responsabilità e alla cura di tutti.

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