17-18 settembre 2022 - Programma della 17esima Giornata Nazionale per la Custodia del Creato a Reggio Calabria

News del 16/09/2022 Torna all'elenco delle news

Domani e dopodomani Reggio Calabria ospiterà la 17esima Giornata nazionale per la Custodia del Creato promossa dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana e dall’Ufficio nazionale per i Problemi sociali e il lavoro della Cei col supporto dell’arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova.

Il tema di quest'anno: Prese il pane e rese grazie (Lc 19,22). Il tutto nel frammento.

 

PROGRAMMA:

Sabato 17 settembre presso l’Aula magna “Antonio Quistelli” dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.

Ore 9: apertura dei lavori a cura di Giuseppe Zimbalatti, magnifico rettore dell’Università reggina con l’indirizzo di benvenuto. A seguire saranno proiettate le esperienze diocesane in preparazione alla Giornata.

Successivamente si terranno i saluti istituzionali di Luciano Arillotta, direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro di Reggio Calabria a cui seguirà l’introduzione di don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei. (LEGGI L'INTERVISTA A DON SAVINA DI Federico Minniti su www.avveniredicalabria.it)

Gli interventi centrali saranno a cura della pastora Lidia Maggi della Chiesa Battista che relazionerà su “Una Umanità nuova per una Nuova Ecologia Integrale”; di Francesca Falcone, docente dell’Unical di Cosenza su “Genius Loci e Comunità. Le Crisi Globali si ricompongono nel Locale” e di Gino Mazzoli, docente dell’Università Cattolica di Milano su “Processi Partecipativi e Azioni di Rigenerazione e Cura del Creato”.

L’incontro sarà moderato da Giuliano Belloni, editorialista del Corriere della Sera. Le conclusioni saranno affidate a monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra.

 

Ore 19: Passeggiata “Laudato Si’” sul Lungomare Italo Falcomatà in cui si alterneranno momenti di confronto e laboratori di idee col seguente programma:

alle ore 19.30 col pastore Nunzio Lojudice (Chiesa Battista), alle 20 con Rossella Pandolfino (Movimento Laudato Si’ Reggio Calabria), alle 20.30 papas Daniele Castrizio (Chiesa Ortodossa), alle 21 a cura della Comunità musulmana, alle 21.30 le conclusioni con don Giuliano Savina. Successivamente si terrà un momento convivale con Festa dei Popoli Fratelli, Gioventù francescana di Reggio Calabria e Consulta diocesana per il Sociale.

 

Domenica 18 settembre nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria

Alle ore 11, sarà trasmessa su Rai Uno la santa messa in diretta dalla Basilica Cattedrale di Reggio Calabria. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone. La regia della diretta sarà curata da Simone Chiappetta e il commento da Orazio Coclite. Il collegamento è previsto dalle 10.55 con una breve presentazione della città che anticiperà la trasmissione della celebrazione. La messa su Rai Uno è il programma più seguito della domenica mattina ormai da più di 60 anni. Potrà essere seguita da tutto il mondo attraverso il canale Rai Italia e l’App RaiPlay.

 

 

Dagli interventi della conferenza stampa di presentazione:

don Francesco Megale, Vicario episcopale per il laicato, la famiglia e il lavoro: «Questo evento, a mio modesto avviso, è uno dei più importanti che si svolgerà nella nostra città. Non solo per l’importanza del tema trattato, ma anche perché, grazie a questa celebrazione, la nostra città avrà una visibilità a livello nazionale per qualcosa di positivo».

Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria: «Il tema del pane che fa da sfondo alla Giornata del Creato ci fa riflettere sulla capacità di saper sfruttare al meglio la “farina che abbiamo”». Ha aggiunto Versace: «Non si tratta di accontentarsi, ma di guardare con attenzione al tanto di buono che c’'è».

Monsignor Fortunato Morrone: «Partiamo col dire una cosa chiara: ciò che c’è da custodire è la dignità di ciascun essere umano. Riprendendo la metafora del pane credo che, come mondo degli adulti, abbiamo il dovere di guardare i nostri giovani e dire loro: “Metti tu le mani in pasta”. È una prova di fiducia: se i giovani ci superano dovremmo essere contenti». «Mi auguro che questa occasione faccia nascere qualcosa di buono per i ragazzi del nostro territorio; magari provando a riscoprire qualche tradizione per creare lavoro a Reggio partendo dal “tanto di buono” che ci ha donato questo territorio».

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Per approfondire il senso di questa Giornata 

don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i Problemi sociali e il lavoro della Cei: «La Laudato si’ ha un grande merito: ha sdoganato il dibattito politico sull’ecologia sganciandolo da uno steccato ideologico che lo vedeva confinato ad appannaggio di alcuni movimenti o partiti. Oggi, da destra a sinistra, si parla di ambiente. Basterà? Certo che no: bisogna abbandonare lo stile del greenwashing, cioè vestire di ecologico ciò che di ecologico non ha nulla. La grande sfida è la capacità di ripensare il sistema economico e sociale partendo dai principi dell’ecologia integrale». «Il tema dell’interconnessione e dell’interdipendenza è alla base delle crisi recenti che stiamo attraversando».

don Giuliano Savina, direttore dell'Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana: «La cura del Creato richiede un profondo senso di giustizia nei confronti della terra e dei poveri. Chi vive una condizione di fragilità spesso e volentieri è causata dai disequilibri ecologici che ci attraversano», ha detto in esordio don Savina. «Questa sensibilizzazione è molto cara alla Chiesa italiana. E lo è nel “come” vengono vissute queste giornate: non si tratta solo di approfondimento accademico, ma, soprattutto, di coinvolgimento dei territori. L’idea è quella di coinvolgere le comunità in senso lato: la complessità pastorale interagirà col territorio partendo dal dialogo con le altre confessioni religiose».

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