15 marzo 2020 - LETTERA ai fedeli del parroco della Cattedrale don Demetrio Sarica

News del 15/03/2020 Torna all'elenco delle news

Carissimi tutti,

oggi è la prima domenica nella quale ci troviamo nell’impossibilità di celebrare fisicamente gli uni accanto agli altri la nostra Eucaristia. Ne conosciamo bene il motivo!

Mi perdonerete se vi “costringo a leggere” quanto vi scrivo: purtroppo non sono così “social” … ricevo e leggo quanto mi fate giungere, ma non sono bravo e interattivo a rispondere come fa la maggior parte di voi. 

Apprezzo molto la vostra creatività e la vostra voglia di comunicazione e condivisione, specialmente in questo momento in cui sperimentiamo la difficoltà nel dover cambiare le nostre abitudini e così fortemente collaborare per il bene di tutti allo scopo di azzerare i contagi del coronavirus.

Desidero anch’io dirvi tante cose e cercherò di farlo qui in breve.

Per prima cosa, sappiate che vi penso tantissimo e vi immagino tutti nelle varie situazioni che state vivendo, per quel poco che mi è dato di conoscere di voi … sono trascorsi appena cinque mesi dalla mia venuta tra voi. Sembra un’eternità, forse, ma non lo è.

E, insieme al pensiero, vi accompagno con la mia preghiera, in questo tempo particolarmente intensa e, spero, fruttuosa. Vi invito a sintonizzarvi spiritualmente con la celebrazione della Santa Messa che offro per tutti voi ogni giorno alle ore 19:00 nella Cappella del SS.mo Sacramento: è di necessità una Messa “solitaria” ma, vi assicuro, affollatissima!

Anche oggi, per voi, la grazia dell’Eucaristia … in questa Quaresima che nessuno di noi pensava di dover vivere così.

Accogliendo, spero, individualmente o in famiglia il dono della Parola di Dio di questa domenica, siamo invitati a sperimentare ancora il deserto, e in esso la sofferenza della sete di tutto il popolo per mancanza di acqua: quanto vale anche per noi, in questo difficile momento, il non mormorare ma l’ascoltare per non indurire il cuore … 

E il deserto avvolge anche il pozzo di Giacobbe: non c’era nessuno, se non la samaritana, Gesù … e la sete: quella di conoscere il mistero di un vissuto così affannoso alla ricerca di una soddisfazione che renda definitivamente felici … e quella di Dio che ha “sete” di noi! Un vero e proprio dono che si avvera nella bellezza del dialogo, nella relazione con Lui: anche a noi, dicendoci tutto quello che abbiamo fatto, allo stesso tempo Gesù ci dice e ci dona se stesso, mostrando tutta la sua fedeltà nei nostri confronti.

Risuoni ancora oggi per tutti l’invito: conosci, dunque, la tua sete e lascia anche tu la tua brocca!

Questo tempo, carissimi, è proprio il tempo favorevole per poter fare tutto questo: anche noi andiamo incontro alla vita assetati del “nulla”, e ci accorgiamo che ciò che ritenevamo indispensabile non lo è poi così tanto. Scoprirci bisognosi di altro ci mette già sulla strada giusta. Ci “serve” scoprirci insufficienti per riscoprire il dono che ci è stato dato: l’Amore di Dio riversato nei nostri cuori che, oggi più che mai, ci colloca su strade di nuove ed impensate solidarietà.

Adesso è il momento di salutarvi, e lo faccio con un abbraccio benedicente per tutti, specialmente i piccoli, i quali lo riceveranno se voi glielo direte e darete per me.

Buona e santa domenica! A presto!

don Demetrio

 

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