10 marzo 2019 - Rito di Elezione di catecumeni in Cattedrale

News del 10/03/2019 Torna all'elenco delle news

Oggi pomeriggio in Cattedrale mons. Giuseppe Fiorini Morosini presiederà alle ore 18 la solenne Celebrazione del Rito di Elezione dei catecumeni, durante la quale verranno accolti e presentati ufficialmente alla comunità diocesana coloro che, avendo deciso di aderire alla fede cristiana, riceveranno i sacramenti del Battesimo, dell’Eucarestia e della Confermazione durante la prossima Veglia Pasquale.

Questo rito, che si svolge nella prima domenica di Quaresima, chiude il tempo del catecumenato vero e proprio e sancisce, per i catecumeni, il passaggio allo status di “eletti”: i loro nomi, in senso di fedeltà alla chiamata, vengono iscritti nel registro dei futuri battezzati. 

Bruno, Emmanuele, Giuseppe, Sulijana e Tatiana, sono quest’anno i cinque giovani che firmeranno, insieme ai loro padrini, il “Libro degli eletti”, impegnandosi a compiere, nel tempo quaresimale, un cammino di purificazione e illuminazione interiore, che renda sempre più consapevole il loro desiderio di adesione a Cristo e alla Chiesa.

La celebrazione odierna, che rappresenta per i catecumeni il momento centrale di un percorso di cambiamento di mentalità e profonda revisione di vita, aprendo il periodo di approfondimento e verifica cui sono chiamati per essere pronti a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana, rinnova in ogni battezzato l’invito a quel moto di conversione interiore che è chiamato a vivere nei quaranta giorni che precedono la Pasqua. 

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ARTICOLO pubblicato su L'Avvenire di Calabria di domenica 17 marzo 2019 (scaricalo in pdf)

Un check up generale della nostra vita di fede: è questo l’impegno quaresimale che l’arcivescovo Morosini ha richiesto ai fedeli riuniti nella Basilica Cattedrale, a pochi giorni dall’inizio di questo tempo liturgico forte che puntualmente rinnova ad ogni cristiano l’invito ad un profondo rinnovamento. L’occasione della solenne celebrazione della prima domenica di Quaresima, nella quale accoglie ufficialmente, come pastore della chiesa reggina-bovese, i catecumeni che saranno battezzati nella notte di Pasqua, ha offerto lo spunto per esortare entrambi ad affrontare questo periodo con la consapevolezza di dover fare una scelta fondamentale: da che parte stare.

“Come ogni anno, all’inizio della Quaresima – ha affermato il presule -  la chiesa ci fa guardare a Gesù che si ritira nel deserto per compiere la scelta di conformarsi alla volontà del Padre, ed abbiamo tutti l’occasione di rivedere il nostro cammino di fede, per capire se procediamo secondo quanto Dio ci chiede”. Il punto di domanda che deve, secondo il presule, caratterizzare l’itinerario quaresimale di ciascuno diventa dunque: “Nella mia vita di fede scelgo e giudico secondo la Parola di Dio? O secondo il mio punto di vista? Come affronto i doveri del mio stato? Mi comporto come Abramo, che pure la liturgia odierna ci presenta come modello di fede nella prima lettura, ho fiducia in Dio e resto forte e saldo di fronte alle diverse situazioni che la attentano?  E’ questa – conclude il presule -  la verifica da fare partendo dalla nostra vita quotidiana”.

“Accettare Cristo – prosegue poi rivolgendosi direttamente ai cinque giovani catecumeni in prima fila, accompagnati da familiari, catechisti e padrini - significa che volete dare alla vostra vita una impronta cristiana, scegliere che sia segnata dalla presenza di Dio nella sequela a Cristo. Oggi compite un grande passo, dare il vostro nome significa dire aderisco, sono pronto! E dando il nome entrate a far parte di questa comunità, di cui vi sentirete parte viva. La comunità che vi accoglie, che si sforza di darvi l’esempio, si aspetta da voi di esserne riedificata: revitalizzate dunque le comunità con la vostra freschezza di fede”.

Dopo l’omelia, il rito di elezione dei catecumeni entra nel vivo: i giovani vengono presentati all’arcivescovo dal responsabile dell’equipe diocesana per il catecumenato, padre Gabriele Bentoglio, e si avvicinano, insieme ai loro padrini, per manifestare la propria volontà di essere ammessi ai sacramenti pasquali, con i volti segnati dall’emozione, mentre in sequenza pronunciano i loro nomi, segno della nuova identità cristiana, che scriveranno subito dopo nel “Libro degli eletti”. L’arcivescovo stende le mani sopra di loro per la preghiera finale di congedo, prima della celebrazione dell’Eucarestia, alla quale ancora non possono partecipare: “avete iniziato insieme con noi l'itinerario quaresimale; Cristo sarà per voi via, verità e vita”, accompagnando con questo augurio l’ultimo tratto del loro cammino di preparazione ed invitando la comunità a sostenerli con la preghiera in questa scelta di vita che stanno per compiere.

Essa è scaturita e maturata nel cammino compiuto dentro le comunità parrocchiali di appartenenza, con l’aiuto del parroco e dei catechisti, insieme ai quali continueranno il percorso di “purificazione e illuminazione interiore” nelle restanti domeniche di quaresima. Bruno Ligato, 27 anni, nella parrocchia di S. Veneranda in Pavigliana, Emmanuele Morano, 45 anni, nella parrocchia del SS. Salvatore, Giuseppe Bruno, 26 anni, nella parrocchia di S. Luca evangelista, Sulijana Jasarevic, 26 anni, che prenderà il nome di battesimo di Francesca, originaria della Serbia,  nella parrocchia di S. Giorgio martire, infine Tatiana Pennestrì, che ha scelto il nome di Rosa Maria, ed è la più giovane con i suoi 21 anni, di origini bielorusse, nella parrocchia di S. Aurelio vescovo e martire di Arghillà.

Di Antonia Cogliandro, pubblicato su L'Avvenire di Calabria del 17 marzo 2019 e su www.avveniredicalabria.it