31 gennaio 2014 - Quinta Giornata della Settimana dell'Educazione: Anche lo sport educa

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Nella quinta giornata della Settimana Diocesana dell'Educazione, 150 studenti – atleti frequentanti il corso sportivo dell’Istituto “Ferraris” si sono confrontati sul tema dello Sport, inteso come strumento di formazione umana.

Una mattinata, partita alle ore 9.30, che ha visto un buon coinvolgimento di giovani nell’appuntamento in agenda della “Settimana dell’Educazione”, coordinata dall’Ufficio ESU della Diocesi. Proprio don Valerio Chiovaro, direttore del predetto ufficio diocesano, ha aperto i lavori assieme al Preside dell’Istituto, Francesco Praticò, che ha sottolineato l’alto valore formativo dell’attività sportiva nell’età adolescenziale. 

« Scuolae gymnasium vitae, dicevano i latini – esordisce così Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI e moderatore dell’incontro – dunque, non ci stiamo inventando niente di nuovo: è naturale nel percorso formativo di ogni giovane, dedicare il suo “tempo libero” all’attività sportiva. Purtroppo oggi non mancano i “diversivi” più stanziali, quali i videogames o le chat, ma ci sono anche altri mali: le aspettative spasmodiche dei genitori, le inopportune indicazioni di alcuni “cattivi maestri” nello Sport; insomma bisogna “fare squadra” per tutelare, anzitutto, il giovane che crescendo imparerà a scoprire il proprio corpo e le proprie attitudini, quei “talenti” che ecumenicamente siamo chiamati a far affiorare in tutti i nostri fratelli minori ». 

L’attività è partita con la proiezione di un video, dal titolo “La Bellezza sta nella Storia”, che ha come protagonista il CT della nazionale di pallavolo, Mauro Berruto, alle prese con un vero e proprio monologo. Da questa visione è nato un confronto dialettico, agevolato dalle provocazioni della dott.ssa Assunta Zappia, psicoterapeuta e psicologa dello Sport. 

« La vera bellezza – afferma la dott.ssa Zappia – nasce dalla consapevolezza: riconoscere i propri limiti, i propri pregi, aiuta a vivere positivamente le esperienze, anche quelle sbagliate, come una sconfitta, da incamerare comunque come una conoscenza in più. Lo Sport in questo accorcia tantissimo le distanze tra “teoria e pratica”, la “legge del campo” è severa, ma al contempo lascia sempre una grande speranza: c’è subito un’altra possibilità ». Purtroppo, spesso, lo Sport viene “attenzionato” dagli ambienti malavitosi, ne parlano le cronache giudiziarie, ma ancor più alcuni avvenimenti straordinariamente tristi che si perpetuano sui campi di gioco delle periferie, presente per questo all’incontro di oggi all’Istituto “Ferraris”, il presidente di Libera Calabria, Mimmo Nasone, che nel suo intervento ha sottolineato come gli spazi educativi debbano impegnarsi ad essere anche ambienti di Sport. A tal proposito, sono state presentate alcune “buone pratiche” in atto all’interno delle attività del CSI Reggio Calabria, con l’intervento dei rappresentati di due formazioni, l’Associazione “Stefania Pennestrì” (che coordina una formazione di C5 composta da ragazzi stranieri svantaggiati) e la Scuola Calcio Etica e Libera “Don Milani” (presidio anti – ndrangheta nella Locride) che hanno mostrato un modo nuovo di interpretare lo Sport.

Sul finale della mattinata, il responsabile tecnico del volley, Nicola Marra ha presentato il campionato studentesco di pallavolo mista del CSI. 

« Bisogna puntare in alto – conclude Cicciù – affinché i nostri ragazzi capiscano che è essenziale credere e impegnarsi a realizzare i propri sogni. Lo Sport può essere una cartina di tornasole per la società, pertanto ringraziamo la Diocesi, in particolar modo l’Ufficio Sport e Tempo Libero, per l’impegno profuso in questa Settimana dell’Educazione che siamo certi avrà una continuità con il Sinodo dei Giovani, indetto dal nostro Vescovo, Padre Giuseppe ».