Michele Prestipino (1887-1975)

SEZIONI TEMATICHE DELLA SUA PRODUZIONE ARTISTICA

Arte sacra
Galleria fotografica

Michele Prestipino affronta l’arte sacra con umiltà, amore e passione dipigendo moltissime Madonne con bambino, angeli e Santi di tutte la grandezze anche in formato gigante.
Tra gli altri l'intenso “Sacro Cuore di Gesù” del 1958,  ”l'Angelo Custode”, diverse Madonne col Bambino, che riflettono proprio nella dolce e delicata espressione del volto della Vergine la profonda devozione che l’artista nutre nei confronti del sacro. Ed ancora ritratti di angeli, preparazione di un affresco con angeli e vari studi di quadri restaurati.
La grande stima provata da Monsignor Giovanni Ferro per la sua capacità artistica e di interpretazione dell'amore verso Dio diede luogo alla commissione di vari quadri e più restauri. Per la Curia furono realizzati dipinti
che si trovano in diverse chiese della città.
I suoi dipinti sacri ed i suoi restauri si ritrovano nelle chiese più importanti di Reggio Calabria:
nella Cattedrale: il “Sant’Antonio da Padova con Bambino”, realizzato nel 1933 e un altro originale del “Sacro Cuore di Gesù” del 1958
nella Chiesa del Santo Cristo:  “S. Giovanni Battista”
nella Chiesa della Cattolica dei Greci un altro “S. Antonio” del 1959
nella Chiesa di S. Brunelllo “ La Vergine Santissima del Baco da seta”
nella Chiesa di Arangea “S. Giovanni in Niponicemus”
nella chiesa di Oliveto “La Madonna dell'Oliveto”
nella chiesa di S. Francesco al Corso “ S.Antonio”
nella Chiesa S. Maria di Terretì “S. Antonio Abate”.
A Napoli nella chiesa di S. Strato, per tanti anni sotto la guida del Parroco Gennaro Sarnataro era esposta una tela di “ S. Fara”, oggi ritornata di proprietà della famiglia Prestipino.


Ritratti – Autoritratti
Sono moltyissimi i ritratti e autoritratti che Michele Prestipino realizzò durante la sua carriera artistica.
Disegni realizzati fin dai 10anni  raffiguranti i suoi cari, come il ritratto alla madre e ai nonni, dipinti ad acquerello ed ad olio, con ritratti di popolane, e i ritratti tra i quali emergono quello dell’amico, Ruggero Leoncavallo, noto compositore calabrese, e quello di Nicola Brandolino, decoratore, suo grande amico e importante collaboratore nella realizzazione dei decori nei vari palazzi gentilizi della città.
Numerosi sono i suoi autoritratti realizzati dalla giovane età fino alla maturità.
Sono anche da mettere in evidenza i dipinti della maturità con i ritratti realizzati ad olio con l’intenza  mimica espressiva colta nei soggetti ripresi.

Fleurs\ Nature morte
La produzione pittorica abbraccia  diversi soggetti e tecniche, come le nature morte e i fiori, dove risulta evidente il richiamo agli ambienti artistici napoletani, anche se questa esperienza viene poi elaborata e fatta propria, attraverso una graduale intensificazione degli aspetti tonali, fino ad una vera
esplosione di forme e colori negli ultimi lavori.

Esercizi giovanili
Importante l’ esercizio a matita raffigurante una coppa,(fatto a 13 anni), ed altri bozzetti.


Paesaggi
Tra i paesaggi che ritraevano la sua terra, realizza dipinti ad olio con scorci ormai scomparsi della sua città, "a funtana russa" Calamizzi, i resti del castello Aragonese da via Reggio Campi, barche di pescatori a Giunchi (oggi Lido Comunale), e i paesaggi con le varie scene di vita  in Terreti di Reggio Calabria.

Affreschi  nei Palazzi Nobiliari di Reggio Calabria
Ritornato in Calabria dopo la permanenza in America e il breve ma intenso soggiorno a Parigi, Michele Prestipino inizia la sua attività poliedrica di artista, restauratore, decoratore ed insegnante privato di pittura e disegno, entrando in contatto con le famiglie della nobiltà reggina.
Tripudi di fiori, angeli festanti, scene di caccia e di pesca, decori a grottesche,
secondo la migliore tradizione, vengono realizzati dal Prestipino, soprattutto, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, e arricchiscono ancora oggi le sale dei più bei Palazzi di Reggio Calabria, come Palazzo Nesci, Palazzo Reytani, De Salvo, Scordo,(oggi avvocatura dello Stato), ex villino Calabrese, ed in alcune cappelle gentilizie del cimitero, purtroppo molti affreschi sono stati persi o coperti con controsoffitti. Testimonianze ancora si ritrovano nei calchi in gesso dei decori, che andavano a riquadrare gli affreschi, proprietà della famiglia Prestipino.
Assiduo collaboratore, nonché amico del nostro artista, fu Nicola Brandolino, nato a Reggio Calabria nel 1888. Esegue la maggior parte dei decori ideati dal Prestipino per i soffitti delle case patrizie quando la città, dopo essere stata distrutta dal terremoto del 1908, comincia a risorgere dalle macerie.



 

 

 


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