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San Luca dipnge la Madonna e Gesù Bambino, di Mattia Preti, 1671, Chiesa di San Francesco d'Assisi, La Valletta

San Luca di Mattia Preti al Museo Diocesano

Dal 26 marzo al 28 aprile il San Luca di Mattia Preti al Museo Diocesano di Reggio Calabria.

In occasione delle Celebrazioni per il  IV centenario della  nascita  di  Mattia  Preti 1613 – 2013 il Museo diocesano inaugura il 26 marzo la Mostra del dipinto San Luca dipinge la Madonna e Gesù Bambino, rarissima opera datata e firmata del Cavalier calabrese, gentilmente concessa dai Frati  Francescani Minori di Malta.

Si tratta di un capolavoro di Mattia Preti, realizzato nel 1671 per un altare della chiesa di San Francesco di Assisi a La Valletta. Il dipinto che, secondo la tradizione, riconosce nell’Evangelista il primo iconografo della Madonna, appare ricco di riferimenti simbolici: dal bue, emblema del Santo, alla figura del putto che gli porge la penna e l’inchiostro con allusione al suo Vangelo. Sul fondo sono San Carlo Borromeo in adorazione e la statua della ninfa Igea, figlia di Esculapio e personificazione della salute, a ricordare la professione di medico che Luca aveva esercitato prima di porsi alla sequela di Gesù. 

Recentemente restaurata da Giuseppe Mantella e Sante Guido, la tela appare più scura rispetto alla produzione delle grandi pale d’altare degli anni Sessanta e Settanta che Mattia Preti realizzò per molte chiese maltesi. Gli interventi conservativi, avvicendatisi nel tempo, avevano, purtroppo, rimosso molte delle velature finali e delle luci che impreziosivano la composizione, perdita cui non è stato possibile porre rimedio in occasione dell’ultimo restauro.

L’opera giunge a Reggio dopo esser stata esposta presso l’Accademia di San Luca a Roma e nel Palazzo arcivescovile di Crotone, ma nel Museo diocesano reggino all’esposizione del dipinto si affiancherà l’allestimento di una Sezione documentaria, a cura di Alessia De Pasquale: documenti e volumi esposti, appartenenti all’Archivio Privato Frangipane, illustreranno  alcuni passaggi significativi dei pionieristici studi che l’insigne studioso calabrese condusse ai primi del Novecento su Mattia Preti. 

Esposto nel Museo diocesano di Reggio Calabria fino al 28 aprile il dipinto sarà oggetto di fruizione estetica e analisi storico-critica; iconografia e recente restauro dell’opera saranno illustrati a quanti visiteranno la Mostra affinchè sia possibile a tutti , la tela appare più scura rispetto alla produzione delle grandi pale d’altare degli anni Sessanta e Settanta che Mattia Preti realizzò per molte chiese maltesi. Gli interventi conservativi, avvicendatisi nel tempo, avevano, purtroppo, rimosso molte delle velature finali e delle luci che impreziosivano la composizione, perdita cui non è stato possibile porre rimedio in occasione dell’ultimo restauro.

L’opera giunge a Reggio dopo esser stata esposta presso l’Accademia di San Luca a Roma e nel Palazzo arcivescovile di Crotone, ma nel Museo diocesano reggino all’esposizione del dipinto si affiancherà l’allestimento di una Sezione documentaria, a cura di Alessia De Pasquale: documenti e volumi esposti, appartenenti all’Archivio Privato Frangipane, illustreranno  alcuni passaggi significativi dei pionieristici studi che l’insigne studioso calabrese condusse ai primi del Novecento su Mattia Preti. 

Esposto nel Museo diocesano di Reggio Calabria fino al 28 aprile il dipinto sarà oggetto di fruizione estetica e analisi storico-critica; iconografia e recente restauro dell’opera saranno illustrati a quanti visiteranno la Mostra affinchè sia possibile a tutti cogliere i significati più riposti di questo pregevole ritratto allegorico di San Luca. 

All’evento ha riconosciuto il suo Patrocinio la Delegazione reggina del FAI, cui si deve la formazione di alcuni studenti del Liceo artistico “Preti-Frangipane” in qualità di guide per scuole e gruppi in visita al Museo nel periodo della Mostra. 

Nell’occasione sabato 29 marzo presso il Liceo artistico di Reggio Calabria un Convegno su Mattia Preti e Alfonso Frangipane concluderà le Giornate pretiane 2014: tra i relatori, Giorgio Leone, Direttore della Galleria Nazionale di Palazzo Corsini a Roma, e Giuseppe Mantella, restauratore del corpus maltese delle opere di Mattia Preti.

La Mostra al Museo diocesano è resa possibile grazie al supporto della Delegazione di Reggio Calabria del Gran Priorato di Napoli e Sicilia del Sovrano Ordine Militare di Malta e al contributo del Delegato Gran Priorale di Reggio Calabria, in memoria del padre Barone Ing. Giovanni Nesci di Santagata. Sponsor per l’allestimento illuminotecnico del dipinto è Artemide.

Nell’occasione il Museo diocesano garantirà un orario di apertura prolungato: dal lunedì al sabato h 9-13 e  martedì e venerdì h 16-19 (esclusi festivi).

Info:

Servizi educativi museali al n° 3387554386

www.museodiocesanoreggiocalabria.it